Comunicazione Marsupiale: Informazione e figure della comunicazione


Riprendiamo per un momento il discorso delle Ondate di Alvin Toffler e vediamo se si può applicare anche alla nostra materia. Ecco una possibile lettura:

L’architettura e le sue “ondate”:
  • “Pre-Moderno” : Esisto in quanto RAPPRESENTO - cioè l’architettura ha funzione di rappresentazione dei simboli del potere temporale e religioso; funziona, cioè, come la Divina Commedia di Dante: per simbolo, figura e allegoria. 
  • Moderno-Post Rivoluzione Industriale : Esisto in quanto FUNZIONO - ovviamente l’architettura funzionalista; questa ondata non ha “figure retoriche”, anzi, tutto l’opposto! É e basta; è oggettiva, standardizzata, impersonale, come la ford T è sempre nera. 
  • Contemporaneo : Esisto in quanto INFORMO - questa è l’architettura che funziona per forme. La sua figura retorica potrebbe essere la metafora, la sinestesia, le figure retoriche cosiddette di pensiero insomma
E questa è l’architettura che “nasce” con l’Opera House di Sydney di Jørn Utzon: essa rompe con la “seconda ondata” e si libera dal concetto di scatola per funzione. Una serie di padiglioni a shell tutti di forma simile tra loro, ispirata da forme naturali, racchiudono al loro interno funzioni tutte diverse. Ed è proprio questa la rottura di Utzon, crede che sia più importante creare una forma, un’icona, piuttosto che farsi dettare le forme dalle destinazioni d’uso. L’idea di Utzon in effetti ha funzionato, l’Opera House è diventata l’icona di un continente.



L' Opera House in "Alla Ricerca di Nemo"
è usata dai pesci proprio come simbolo
per indirizzare il protagonista verso Sydney




È avvenuto che il mondo, e gli architetti se ne stanno rendendo conto, è mutato e che siamo nell'epoca delle informazioni, nel pieno della Rivoluzione Informatica. E l'epoca informatica funziona non più per messaggi assertivi, causa effetto, ma per messaggi metaforici, traslati. Un edificio non è più buono solo se funziona ed è efficiente, insomma se è una macchina, ma deve dire e dare di più. Tra l’altro, quando serve, anche simboli.

A. Saggio, “La via dei simboli”, in Coffee Break, Arch’it, 15/12/2000, link: <http://architettura.it/coffeebreak/20001215/index.htm> [12/04/18] - Originariamente pubblicato su : A. Saggio, La via dei simboli. Il ritorno del monumento, in "Costruire", n. 182, luglio-agosto 1998, pp. 124-128.



É la stessa ondata di cui fa parte il Kiasma il museo di arte contemporanea di Helsinki progettato da Steven Holl. Kiasma è una sintesi chiara di architettura come simbolo:

- il chiasma ottico è il concept

- la forma del chiasma funziona proprio come fascio di nervi che collega parti del contesto urbano

- sullo stesso concetto di intreccio di nervi è progettato l'interno

- e Kiasma è anche il nome del progetto e del Museo

cioè rappresenta in sè il simbolo, il concept, la storia e il "brand".


Appunti della lezione del corso di IT Caad 2018, Sapienza Università di Roma prof. Antonino Saggio





Ora proviamo invece a leggere la nostra ondata attraverso un altro canale: quello della pubblicità.

Se guardiamo a una pubblicità della nostra ipotizzata seconda ondata ecco cosa vediamo:




Una pubblicità che ad oggi non invoglierebbe nessuno a comprare, una pubblicità assertiva, oggettiva, il prodotto viene presentato per quello che è: un buon estratto di carne, venduto in diversi formati/vasetti, ed i relativi prezzi.
Oggi invece quello che ci appare è uno scenario completamente differente. A lezione abbiamo visto l’esempio della pubblicità della Spalding con un frame dal film “Il cielo sopra Berlino”. Come funziona questo annuncio? In maniera eccellente, ma solo se lo “capisci”, ovvero, innanzitutto è organizzato per livelli di importanza: il primo è l’angelo del film, poi l’accostamento alla figura della battuta “for frequent flyers”, anche questa un rimando al modo di dire inglese, e invece il prodotto sponsorizzato è relegato in alto nel terzo livello della lettura della “locandina”. Tutto ciò ha due concetti chiave alla base, comuni alla maggioranza delle pubblicità di oggi, ovvero: targeting e storytelling.

Spot Spalding




Il TARGETING “è una scelta strategica che attiene all'individuazione, a seguito della segmentazione, del gruppo di consumatori da servire tramite un'offerta (o più offerte) ad hoc.” (wikipedia) attraverso il targeting la pubblicità può scegliere un linguaggio piuttosto che un altro, un messaggio piuttosto che un altro, ed essendo mirato sarà maggiormente penetrante.

Un esempio di targeting e “meta-targeting" è la pubblicità di Fanta: chiaramente il target di questo tipo di bevande è classicamente tra i ragazzi, e lo spot vede gli stessi nelle vesti dei protagonisti del marketing del prodotto: https://youtu.be/wE1jAXvLLZI


Lo storytelling in pubblicità invece è una questione un po’ più delicata, in quanto è incredibilmente impattante sulla società, ecco uno studio:
https://www.fastcompany.com/3031419/why-our-brains-crave-storytelling-in-marketing

Dalla sua nascita ad oggi, il ruolo del video advertising non è cambiato in termini di intrattenimento, le pubblicità che hanno avuto più successo nella storia e che tutt’ora hanno il privilegio di godere della nostro preziosa attenzione, sono proprio quelle che non si presentano come pubblicità, ma che si propongono come contenuti.
Fonte: http://www.ninjamarketing.it/2017/10/16/carosello-youtube-video-advertising-pubblicita-scenari/

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