Il ruolo strutturale della Informazione: la "Terza Ondata"


Alvin Toffler (1928 - 2016) è stato un sociologo, saggista e “futurologo” statunitense, autore di “The Third Wave” (“La Terza Ondata”) nel 1980. In questo studio egli traccia una storia della società, definendola per “ondate” appunto. Toffler identifica le tre ondate in base al loro “catalizzante” che è in sostanza il motore dell’economia e della società in quella data epoca. Abbiamo quindi tre ondate:


La prima ondata è fondata sull’Agricoltura, fulcro della vita quotidiana della società antica, e fulcro della piramide economica del tempo, che vedeva in cima i grandi latifondisti, proprietari terrieri, dove la terra era il bene primario necessario per mandare avanti l’agricoltura.
La seconda ondata prende il via dalla Rivoluzione Industriale, e proprio su questa si sviluppa la società e ancora una volta l’economia, per cui i grandi dell’epoca erano i grandi proprietari di industrie, Ford, Agnelli..
La terza ondata invece, quella attuale, è la più complessa, dove la fa da padrone l’Informazione, merce di scambio più potente del denaro stesso, l’informazione catalizza l’economia, la nostra vita quotidiana, attraverso la compagnia di Google e Facebook et similia, e la nostra società.


Un semplice tubero come lo zenzero ci aiuta a raffigurare e confermare ancora più fermamente questa teoria delle tre ondate e dei loro catalizzanti, per cui un prodotto, anche se “sempre lo stesso” nelle varie epoche, si pone in modo differente al consumatore durante le varie epoche. All’inizio è un semplice prodotto dell’agricoltura, industria e informazione sono praticamente irrilevanti, composti rispettivamente dall’uso degli attrezzi e dalla conoscenza del prodotto in quanto radice commestibile. Nella seconda ondata il catalizzante del prodotto non è più l’agricoltura, ma diventa proporzionalmente l’industria, perché i prodotti passano attraverso la catena di montaggio industriale, macchinari nuovi e più efficienti ne aumentano la produzione. Nella nostra, la terza ondata, lo zenzero diventa quasi interamente informazione.. le capacità benefiche, curative, pubblicità pura, prima ancora che frutto della terra.  













E durante la Terza Ondata, attraverso l’informazione si riescono a sviluppare migliaia di contenuti inediti e unici, dagli accessori della Freitag, alle Smart iper-personalizzabili, alle architetture informatizzate. 
Google e Facebook la fanno da padroni in questo senso perché sono i più grandi conoscitori del nostro mondo quotidiano, per cui inseriamo in una rete paragonabile a un universo le nostre informazioni allo scopo ovviamente di averne altre. 

Appunti della lezione del corso di IT Caad 2018, Sapienza Università di Roma prof. Antonino Saggio



Un articolo ci fa capire l’importanza della rete dei social, della capacità di assimilare informazioni su di noi che fa riflettere:

Facebook ti conosce meglio di tua moglie
“Grazie a un originale algoritmo, creato per valutare i “likes” di Facebook, pare proprio che le valutazioni della personalità di un individuo vengano effettuate meglio dallo strumento informatico attraverso la sua intelligenza artificiale che dal cervello umano. Alla “mente” informatica basterebbero infatti solamente 10 “likes” per avere una capacità di giudizio migliore dei colleghi di lavoro: il numero ovviamente cresce quanto più si va in profondità: ne occorrono 70 per superare la capacità interpretativa media degli amici, 150 per giungere al giudizio dei genitori e addirittura 300 per equiparare la sensibilità di studiare i recessi della psiche necessari per un marito o una moglie.”



Cosa avviene dopo? Quale potrebbe essere la quarta ondata?! E ci siamo già dentro?
A lezione abbiamo fatto alcune ipotesi, l'intelligenza artificiale, la stampante 3d, l'ecologia.

Ma quale potrebbe essere la chiave risolutiva della terza ondata che ci spingerà verso la terza? La riflessione mi ha portato a pensare ad un intervento di Barack Obama al nuovo show di David Letterman, in cui pone delle problematiche derivanti dall'uso improprio dell'informazione in questi anni dilagante. In particolare, l’ex presidente degli USA fa riferimento ad un esperimento sociale condotto in piazza Tahrir, in piena primavera araba.


“If you are getting all your information off algorithms being sent through a phone, and it is just reinforcing whatever biases you have – which is the pattern that develops? There was an interesting experiment. Not a big scientific experiment, but just an experiment that somebody did during the revolution that was taking place in Egypt, in Tahrir Square. Somebody took a liberal, a conservative and quote-unquote a moderate, and sent them on a Google search. Egypt. Type it in. And for the conservative, it came up: Muslim Brotherhood. And for the liberal, it came up: Tahrir Square. And for the moderate, it came up: Vacation spots on the Nile. But whatever your biases were, that’s what, where you were being sent. And that gets more and more reinforced over time. That’s what’s happening with these Facebook pages, where more and more people are getting their news from. At a certain point, you just live in a bubble.”

Barack Obama 
http://thecomicscomic.com/2018/01/15/neither-late-night-talk-show-nor-podcast-david-lettermans-new-netflix-series-is-better-than-both/ 




Queste parole mi hanno portato a pensare a due ipotetici scenari critici che potrebbero sancire il passaggio dalla terza alla quarta ondata: uno in cui, come auspicato da Obama, questa problematica viene affrontata e superata, per cui si ripristinerebbe una coscienza critica dell'individuo e magari anche delle "macchine"; e una seconda che porterebbe questo fenomeno a sopraffarci. Penso ad un mondo velocissimo e immobile dove la “bolla” cui fa riferimento Obama diventa spazio tangibile, dove ognuno di noi abiterà, lavorerà e passerà tutto il suo tempo, ottimizzando così l’economia e il lavoro ma creando un’alienazione sociale senza pari.

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