Modernità


La lezione parte dalla definizione del concetto di modernità. Innanzitutto due specifiche:

  • Modernità non è un concetto cronologico, nella storiografia l’era moderna è un periodo “post quem”: dopo la scoperta dell’America, dopo la rivoluzione francese, etc.  
    Ridurre la modernità a un aggettivo di tempo è riduttivo

  • Modernità non è neanche l’architettura del movimento moderno, del CIAM, dalla seconda metà dell’Ottocento, dove moderno è inteso come nuovo, industriale e progressivo, quindi con un’accezione di qualità migliore rispetto a quello che era venuto prima. 


Ci affidiamo allora alle parole di Bruno Zevi

“La modernità è quella che trasforma una crisi in valore, e ne fa scaturire una nuova estetica di rottura e di cambiamento” 

o le analoghe di Baudrillard 
“Modernità è quella che fa della crisi un valore, una morale contraddittoria, e suscita un'estetica di rottura”


Facciamo alcuni esempi: 


-The Imitation Game, cioè la macchina di Turing
Nasce nel mezzo della crisi causata dalla guerra
Risponde alla crisi con un’invenzione rivoluzionaria 




-La pittura ad olio
La sua invenzione è la crisi
La nuova estetica che suscita è la risposta  


 










-La prospettiva e l’architettura del Quattrocento
La crisi è l’invenzione della prospettiva nelle arti figurative
La risposta è la nuova estetica dell’architettura, con la scansione ritmica, le proporzioni, insomma un’architettura “prospettivizzabile”






-L’architettura dell’epoca industriale
La crisi è l’invenzione della macchina, del processo industriale
La risposta è il Bauhaus, l’estetica funzionalista, il modo di comporre “meccanico”




-Bilbao
La crisi è la dismissione dell’area 
La risposta è il Guggenheim, e quello che da questo scaturisce, la riconquista del territorio circostante, da area industriale a polo culturale

E altri esempi ancora, la casa Floriac di Rem Koolhaas, il Museo Ebraico di Libeskind..
 e ancora l’invenzione della Vespa, nata dalla crisi della distruzione della fabbrica ex costruttrice di tram, che ha costituito la rinascita della casa Piaggio; il Gattopardo, che dalla crisi dell’arrivo di Garibaldi, vede la rinascita di Tancredi; in The Artist, dove un attore di successo del cinema muto vive la crisi dell’avvento del cinema sonoro, drammatica per la sua carriera, e alla fine riesce a vincere la crisi e partecipa all’invenzione del musical, come grande risposta al nuovo grande strumento/crisi.

Insomma “better start swimmin’ or you’ll sink like a stone” come diceva Bob Dylan, la modernità è riuscire non solo a restare a galla di fronte alla crisi, al cambiamento, ma anche a nuotare, con una risposta vincente alla crisi; e al contempo fare della stessa crisi uno strumento, come dell’acqua per nuotare, cioè per generare una nuova estetica di cambiamento.


Appunti della lezione del corso di IT Caad 2018, Sapienza Università di Roma prof. Antonino Saggio

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