Informazione, il mistero dell' "O"


Che cos’è l’informazione? Perché è la chiave di lettura del contemporaneo? Perché deve avere un grande impatto nella cultura ed in particolare nell’architettura contemporanea?

Cominciamo da Google, la sua potenza economica è inimmaginabile, paragonabile a un piccolo, ma florido stato. E pensare che la sua potenza si basa sull’informazione. 
Nel nostro quotidiano vi accediamo come utenti, ma siamo anche dei potenziali uploader, venditori di informazioni. 

Facciamo un piccolo esperimento innanzitutto per definire l’INFORMAZIONE. 




Disegniamo un puntino sul nostro foglio 
il punto è a-dimensionale secondo gli assiomi euclidei, ma noi vogliamo misurarlo. potremmo usare un microscopio, o altro. Resta il fatto che il nostro puntino ha modificato il foglio dalla sua situazione iniziale. Quindi è un DATO:

  1. chiamo dato il minimo elemento di modifica di una situazione precedente. 1 
Tracciamo ora un altro segno, un ovale. 



Un altro dato? Cosa rappresenta quell’ovale? 
Potrebbe essere una lettera “O”, un numero 0, una circonferenza, una nota semibreve..?
Per capirci dobbiamo “codificare” l’ovale, trovare un codice, una convenzione comune.
Da qui altre due definizioni:
II. i dati sono oggetti a molteplici convenzioni. 1
III. informazione è l’applicazione di una convenzione a un dato. 1

In informatica la domanda “cos’è?” sul datum, sull’ovale, non è ammissibile. Il computer sa già se quello è uno 0, una O, o un cerchio. E da qui un’altra definizione:

IV. in informatica non esistono dati, ma sempre e solo informazioni. 1


Ma informazione è anche in formazione, e se informare. Cioè una massa fluida che deve essere modellata. E quindi:
V. se in informatica non esistono dati, ma solo informazioni, allora in informatica è tutto informazione. 1

VI. il prendere forma dell’informazione si definisce modellazione, e si esplica nella creazione di modelli. 1

1 da: Antonino Saggio, Introduzione alla rivoluzione informatica in architettura, Carocci ed., 2007, 


Le mappe

Il mondo è dato ma è attraverso la mappa che lo posso utilizzare, in quanto informazione, in quanto codificato. 
Le mappe selezionano, danno informazioni secondo la loro convenzione. 
La storia della mappa della metropolitana di Londra è la chiave per capire il processo di codificazione. Le informazioni erano tante inizialmente, e non permettevano una facile fruibilità dello strumento, man mano si è andato semplificandole per arrivare a quelle odierne “per linee”, cioè astratte, che non rispecchiavano la realtà geografica della città, ma permettevano di codificarla per “moduli” basati sulla distanza tra le stazioni, quindi CODIFICANDOLA, e fornendo INFORMAZIONI. 



Appunti della lezione del corso di IT Caad 2018, Sapienza Università di Roma prof. Antonino Saggio

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